TRENTINO DA URLO!

Immagina uno spazio in cui dimenticare tutto e tutti.

Un luogo dove sia possibile mettere da parte i piccoli e grandi rancori.

Un’occasione per lasciarsi andare e ritrovare le energie perdute.

Benvenuto in Trentino!

Trentino da urlo non è un semplice invito a vivere un’esperienza in Trentino come diversivo allo stress quotidiano. L’iniziativa nasce come possibilità di arontare la rabbia accumulata attraverso un gesto esplosivo e liberatorio: l’urlo. Se è vero che ad oggi i rancorosi hanno acquisito di diritto il rango di condizione sociale oltre che esistenziale, sembrano mancare spazi dedicati allo sfogo delle frustrazioni. Trentino da urlo vuole dare letteralmente voce a un’istanza trascurata e mettere alla prova coloro che vogliono semplicemente ridurre un po’ di ansia. L’installazione è composta da una cabina esagonali collocata nella località di Sardagna e in altri luoghi rappresentativi del territorio trentino. Il processo di catarsi si articola in due fasi. Nella cabina il rosso evocativo delle pareti chiama in causa il visitatore: è arrivato il momento di liberarsi di tutti quei sentimenti rimasti repressi e di gridare senza inibizioni.

Dopo l’urlo, la pars construens dell’esperienza è adata ad una finestra, rivolta verso il paesaggio. Una finestra blu consente al partecipante di ammirare in totale serenità il panorama, sottratto da quei vincoli emotivi che spesso compromettono un autentico contatto con la natura. L’installazione è composta da due cabine esagonali collocabili nella località di Sardagna e in altri luoghi rappresentativi del territorio trentino. Il processo di catarsi si articola in due fasi. Nella prima cabina, il rosso evocativo delle pareti chiama in causa il visitatore: è arrivato il momento di liberarsi di tutti quei sentimenti rimasti repressi e di gridare senza inibizioni.

Dopo l’urlo, la pars construens dell’esperienza è affidata alla seconda cabina, rivolta verso il paesaggio. Una finestra posta nella parete centrale dipinta di blu consente al partecipante di ammirare in totale serenità il panorama, sottratto da quei vincoli emotivi che spesso compromettono un autentico contatto con la natura.